(Primo tempo 0 – 10)
Sul campo dell’Ervatti si è abbattuta la bora scura: oltre ad un vento gelido infatti i giocatori veneti in maglia nera hanno avuto la meglio sulla squadra giuliana.
Eppure i triestini hanno difeso bene ma a dispetto delle aspettative hanno sofferto le condizioni atmosferiche di più degli avversari. La bellezza e la stranezza del rugby è che si gioca in qualsivoglia situazione: sono le squadre che devono adattare il loro gioco alla pioggia
torrenziale o al caldo soffocante.
Oggi il vento forte da nord est impediva ogni possibilità di giocare al piede e financo il passaggio della palla. E così dopo un iniziale equilibrio per quasi venti minuti che in una situazione tranquilla di ripartenza difensiva, un errore di passaggio del mediano Tommasini causato da un refolo vigliacco concedeva una mischia a cinque metri al Mirano. Dopo tre mischie contenute la terza linea Negrato superava la linea di meta per il vantaggio veneto.
(0 – 5)
Trieste ripartiva molto contratta senza riuscire a superare la metà campo e senza riuscire ad esprimere il proprio gioco. Mirano invece con un gioco ordinato ed efficace continuava a dettare il ritmo fatto di punti di incontro e ripartenze sempre in prima fase con i piloni Menin e Corò e poi con i puntuali inserimenti nei trequarti delle terze linee Ardolino, Negrato e Filippin il migliore in campo. Così al 28 minuto è proprio Filippin a sfruttare lo spazio ed a segnare.
Anche in questo caso Masaro non trasforma
(0 – 10)
Finisce quindi il primo tempo con Trieste brava in difesa a contenere ed a sfiorare la meta al 36 minuto con una bella azione di Giuseppe Miccoli che lancia Iachelini placcato ad un metro dalla meta. Nel secondo tempo il vento non cambia. Subito al quarto minuto del secondo tempo il centro Negro va a marcare con una bella azione individuale. E Masaro prende le misure al piede centrando i pali per il temporaneo 17 a 0.
Due minuti dopo Bencich ben lanciato da Godina rompe la difesa del Mirano e con una bella corsa va a segnare in mezzo ai pali. Tommasini non sbaglia: Venjulia sembra poter riaprire la partita sul 17 a 7. Ma nonostante il valzer dei cambi e risorse fresche dalla panchina gli attacchi giuliani non riescono a dare frutti.
Invece Mirano marca ancora al 60 minuto sempre con Filippin in azione di contropiede
(trasforma Masaro 7- 24).
Al 70 minuto episodio controverso bella azione di attacco di Paris che viene placcato al collo nell’area dei ventidue miranese. L’arbitro Renzi di Parma fischia il fallo ma la ruvidità del fallo porta Chittaro a proteste eccessive che gli costano il giallo e all’inversione del calcio di punizione. In quattordici la difesa triestina soffre ancora e subisce la quinta meta da parte del centro Lorenzo Nigro. Il piede di Masaro fissa il risultato sul 31 a 7 finale. Mirano troppo esperta e capace di contenere con un gioco semplice ed essenziale, in alcuni casi ruvido ed incisivo in difesa.
Venjulia troppo condizionata dalla situazione ambientale e dall’incapacità di trovare soluzioni alternative per segnare. Note positive per Armando Polacco ed Alessandro Della Mea, terze linee di grande sostanza.
Già domenica a Ferrara, Venjulia dovrà dimostrare di sapersi meritare la
categoria ottenuta, in una partita che sarà decisiva per il mantenimento
della serie B.
Formazioni:
Venjulia Trieste: Feltrin, Esposito, Fiumara, Pettirosso Bregant, Polacco, Zubin, Della Mea, Tommasini, Villanovich, Miccoli G., Godina, Bencich, Iachelini, Paris.
A disposizione: Primieri Galante Viola Vanon Bozzola Lisetto Chittaro
Mirano: Menin Lazzarini Corò Chitoroaga Tobio Filippin Ardolino Negrato Busatto Masaro L.Nigro Bonaldo Maso Perosin Perozzo
A disposizione: Chinchio Grosoli Pelizzon Sari Saccon Gasparini G. Nigro